In questo essenziale intervento voglio parlarvi di in che modo la progettazione dei giardini sia paragonabile a quelle che vengono normalmente ritenute arti.
Difatti, come in diverse forme artistiche, nel progettare i giardini il progettista impiega pure le sue risorse emotive e zone profonde del sé.
Quello che accade è perciò che per giungere al progetto compiuto, chi fa il progetto incomincia da una sua idea individuale e solamente abbozzata, per arricchirla in seguito con elementi che provengono perlomeno in parte dalla sua sensiblità.
Prima di andare avanti, a quelli che fossero interessati alla progettazione dei giardini, segnalo tale sito: progettazione giardini.
Man mano in seguito che la proggetazione del giardino procede e il progetto diventa maggiormente chiaro e delineato, pure l'idea di fondo si esplicita di più completandosi e arricchendosi.
Questo processo, che può pure essere lungo e non lineare, alla fine, nel momento in cui il progetto è ben riuscito, conduce (o dovrebbe portare) alla materializzazione dell'idea nel progetto definitivo, nel senso che l'idea iniziale ed appena abbozzata trova nel progetto definitivo il suo completamento.
Questa cosa è la stessa che succede con diverse tipologie di arte, specialmente con l'architettura. Ciò per il motivo che pure l'architetto parte da specifici vincoli esterni e obbiettivi e giunge poi ad un progetto che ne tiene conto e li fa interagire con elementi estetici. In tale processo l'architetto impiega la propria sensibilità artistica e le sue facoltà, e la medesima cosa fa il progettista di giardini con il proprio giardino.
Ma per tutti e due l'arrivo è la realizzazione di quello che è stato progettato, in maniera che l'idea entri materialmente all'interno della realtà dove tutti esistiamo nella sua forma completa. tale esplicito parallelismo tra la progettazione di giardini e l'architettura è proprio ciò che spinge a ritenere il progettista dei giardini un artista alla pari degli altri...
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